mercoledì 18 settembre 2024

 Quando è rispettato il principio d'immediatezza della contestazione disciplinare?


Cass. 13/09/2024, n. 24609

Il principio dell'immediatezza della contestazione disciplinare riflette l'esigenza di osservare le regole di buona fede e correttezza nel rapporto di lavoro, impedendo al datore di lavoro di procrastinare la contestazione in modo da rendere difficoltosa la difesa del dipendente o perpetuare l'incertezza sul rapporto. Tuttavia, il criterio di immediatezza va inteso in senso relativo, tenendo conto della specifica natura dell'illecito disciplinare e del tempo necessario per le indagini, soprattutto in relazione alla complessità dell'organizzazione aziendale. La valutazione del giudice di merito in merito alla tempestività è insindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata e priva di vizi logici. Il requisito dell'immediatezza nella contestazione disciplinare va interpretato con ragionevole elasticità. Il giudice deve applicare tale principio tenendo conto del comportamento del datore di lavoro alla luce degli artt. 1375 e 1175 cod. civ., e può discostarsi eccezionalmente da tale principio, indicando correttamente le ragioni della non tempestività laddove giustificata da circostanze particolari.

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