giovedì 17 luglio 2025

 La decadenza dai termini di iscrizione a ruolo dei contributi fa venire meno la possibilità di azionarli in altre forme?


Cass. 15/07/2025, n. 19467

L'art. 25 D.Lgs. n. 46/1999 prevede una decadenza processuale, che riguarda il termine entro il quale devono essere iscritti a ruolo i contributi degli enti previdenziali, riferendosi all'epoca di emissione dell'avviso di addebito e non all'epoca della sua notifica al destinatario. Questa decadenza non implica la preclusione del diritto di credito contributivo né la possibilità di azionarlo nelle forme ordinarie

 Quando si ha responsabilità  del datore nella causazione del sinistro?

 Cass. 01/07/2025, n. 25730

È correttamente configurabile la condotta omissiva colposa del datore di lavoro che non valuti nel DVR e nel POS i rischi specifici di caduta di oggetti dall'alto e non fornisca adeguata formazione al lavoratore riguardo tale rischio, laddove tali omissioni si rivelino causative di un sinistro mortale.

martedì 15 luglio 2025

 Il mancato riposo per il personale medico esposto a rischio biologico cosa determina?


Cass. 10/07/2025, n. 18889


Il periodo di riposo riconosciuto al personale medico esposto a rischio biologico ha una funzione preventiva e non risarcitoria, dunque non è monetizzabile. Tuttavia, la domanda risarcitoria per mancato godimento di tale periodo di riposo per ragioni indipendenti dalla volontà del lavoratore resta valida.

lunedì 14 luglio 2025

 Quando si ha trasferimento di ramo d'azienda?

Cass. 09/07/2025, n. 18805

Ai fini dell'applicazione dell'art. 2112 c.c., il trasferimento di ramo d'azienda si realizza quando viene ceduto un complesso di beni dotato di autonomia organizzativa ed economica, funzionale allo svolgimento di un'attività volta alla produzione di beni o servizi. La verifica dell'insieme degli elementi fattuali idonei o meno a configurare la fattispecie legale tipica comporta un accertamento di fatto riservato al giudice di merito, cui non può sostituirsi il giudice di legittimità.

 Come si determina il nesso causale nella causazione della malattia professionale?


Cass. 04/07/2025, n. 18202


La valutazione del nesso causale tra l'esposizione ad agenti nocivi nell'ambiente di lavoro e la patologia sviluppata dal lavoratore deve basarsi sul criterio del "più probabile che non", secondo cui è sufficiente che l'esposizione non occasionale abbia contribuito, anche indirettamente e remotamente, allo sviluppo della malattia e del decesso, salvo che intervenga un fattore esterno e sufficiente a produrre autonomamente l'evento. La dimostrazione del nesso di causalità può essere supportata da documentazione come la riconoscimento della rendita per malattia professionale da parte dell'INAIL e da Consulenza Tecnico-scientifica (CTU).

venerdì 11 luglio 2025

 Quando il deposito del ricorso può dirsi definitivo?


Cass. 08/07/2025, n. 18649

L'effetto di tempestivo deposito di un atto processuale via telematica, generato con la ricezione della ricevuta di avvenuta consegna, è subordinato all'esito positivo dei successivi controlli della Cancelleria, comprovato dal messaggio di accettazione (quarta PEC). In assenza di tale messaggio, e in caso di mancata pronta riattivazione del procedimento da parte della parte interessata, il deposito non può considerarsi valido e tempestivo.

lunedì 7 luglio 2025

 Il licenziamento per gmo prevede la prova dell'impossibilità di repechage?

Cass. 03/07/2025, n. 18063


Il datore di lavoro, prima di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ha l'obbligo di dimostrare l'impossibilità di ricollocare il lavoratore in mansioni equivalenti o inferiori presenti nell'organico aziendale, rispettando le clausole di buona fede e correttezza.