Il cumulo gratuito contributivo si applica agli enti previdenziali privatizzati?
mercoledì 22 ottobre 2025
martedì 21 ottobre 2025
Quando si può procedere a disdetta del ccnl?
Cass. 17/10/2025, n. 27735
La disdetta unilaterale da parte del datore di lavoro di un accordo aziendale a tempo indeterminato è legittima nel rispetto dei criteri di buona fede e correttezza, purché non ne derivi la lesione di diritti quesiti dei lavoratori o del principio di adeguatezza della retribuzione ex art. 36 Cost.
lunedì 20 ottobre 2025
Quando si ha per gli inforruni un occasione diretta con l'atrività lavorativa?
Cass. 14/10/2025, n. 27405
In tema di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ai sensi dell'art. 2 D.P.R. n. 1124/1965, l'occasionalità necessaria dell'infortunio deve essere valutata in relazione alla connessione diretta tra l'attività protetta e l'attività causativa dell'infortunio. Pertanto, interventi di manutenzione straordinaria svolti in economia, che richiedano competenze ed attrezzature proprie del settore edilizio, non rientrano nella copertura assicurativa anche se compiuti all'interno del capannone di un'azienda agricola.
sabato 18 ottobre 2025
Il diritto alla rendita superstiti spetta iure proprio?
Cass. 14/10/2025, n. 27445
La rendita ai superstiti, ai sensi dell'art. 85 D.P.R. n. 1124/65, è una prestazione economica riconosciuta agli stretti congiunti di un lavoratore deceduto per infortunio sul lavoro o malattia professionale. Questa rendita costituisce un diritto autonomo spettante iure proprio ai superstiti e non iure successionis, pertanto, il diritto alla rendita prescinde dall'avvenuto riconoscimento di una rendita in favore del lavoratore deceduto per lo stesso evento
giovedì 16 ottobre 2025
Entro quando deve manifestarsi la malattia professionale per fare operare la presunzione di riferibilità alle mansioni nocive svolte?
In tema di riconoscimento del nesso causale per malattie professionali tabellate, qualora il lavoratore dimostri di essere affetto da una patologia inclusa nelle tabelle INAIL e di essere stato addetto alla lavorazione nociva, il nesso eziologico è presunto per legge solo ove la malattia stessa si sia manifestata entro il periodo massimo di indennizzabilità previsto in tabella. Oltre tale periodo, è onere del lavoratore provare la concreta riconducibilità della malattia all'attività lavorativa svolta, tenuto con
mercoledì 15 ottobre 2025
La prescrizione dei crediti nel pubblico impiego da quandi decorre?
Cass 10/10/2025, n. 27184
La prescrizione dei crediti retributivi dei lavoratori nel pubblico impiego contrattualizzato, sia nei rapporti a tempo indeterminato, sia in quelli a tempo determinato, e anche in caso di successione di contratti a termine, decorre, per i crediti che nascono nel corso del rapporto lavorativo, dal giorno della loro insorgenza, e per quelli che maturano alla cessazione, da tale data, non essendo configurabile un "metus" nei confronti della pubblica amministrazione.
martedì 14 ottobre 2025
Quando può essere riconosciuta la malattia professionale?
Cass. 09/10/2025, n. 27104
L'azione volta al riconoscimento della natura professionale di una malattia e alla concessione dei relativi benefici a carico dell'INAIL presuppone l'esistenza di un rapporto di lavoro. La mancata dimostrazione del rapporto di lavoro rende impossibile procedere alla delibazione circa le provvidenze richieste.
lunedì 13 ottobre 2025
Il ccnl può escludere dal computo del comporto malattie particolarmente gravi?
Cass. 07/10/2025, n. 26956
In tema di licenziamento per superamento del periodo di comporto, qualora il CCNL preveda una clausola di esclusione dal computo delle assenze per "malattie particolarmente gravi", tale esenzione si applica alle patologie che richiedono terapie salvavita. Inoltre, spetta al lavoratore l'onere di fornire la certificazione medica attestante la gravità della malattia e la necessità di tali terapie.
venerdì 10 ottobre 2025
Da quando decorre la prescruzione per crediti da lavoro per i soci lavoratori?
Cass. 07/10/2025, n. 26958
Secondo la disciplina del rapporto di lavoro del socio lavoratore di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato delineata dalla legge n. 142 del 2001, l'astratta possibilità di intimazione di un mero licenziamento da parte della cooperativa che porta all'estinzione del rapporto di lavoro, rende la tutela dei lavoratori in relazione alla vicenda estintiva del rapporto di lavoro incerta e non predeterminabile a priori, secondo un regime di stabilità, potendo essere applicata al (solo) licenziamento del socio, in ragione del requisito dimensionale, la tutela obbligatoria prevista dalla legge n. 604/1966 o quella variamente delineata dall'art. 18 della legge n. 300/70 nella versione novellata dalla legge n. 92/2012 (sostituita per i nuovi assunti dal D.Lgs. n. 23/2015) che non garantisce sempre la stabilità del rapporto con conseguente applicazione della decorrenza dalla prescrizione dalla fine del rapporto, per la presenza dei presupposti di fatto relativi all'esistenza del "metus" del lavoratore
giovedì 9 ottobre 2025
Come è ripartito l'onere della prova in materia di equo indennizzo?
Cass. 07/10/2025, n. 26923
In tema di risarcimento del danno alla salute conseguente all'attività lavorativa, il nesso causale rilevante ai fini del riconoscimento dell'equo indennizzo per la causa di servizio è identico a quello da provare ai fini della condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno, quando si faccia riferimento alla medesima prestazione lavorativa e al medesimo evento dannoso; una volta provato tale nesso causale, grava sul datore di lavoro l'onere di dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi dell'evento dannoso.
mercoledì 8 ottobre 2025
Quale iter valutativo deve essere seguito per determinare la correttezza del licrlenziamento per giusta causa?
Cass. 06/10/2025, n. 26771
In tema di licenziamento per giusta causa, rilevano la natura e la qualità del singolo rapporto, la posizione delle parti, l'oggetto delle mansioni e il grado di affidamento che queste richiedono. Occorre altresì valutare il fatto concreto nella sua portata oggettiva e soggettiva, attribuendo rilievo determinante alla potenzialità del fatto medesimo di porre in dubbio la futura correttezza dell'adempimento.
martedì 7 ottobre 2025
Quando ricorre la giustificatezza nel licenziamento del dirigente?
lunedì 6 ottobre 2025
Che tassazione si applica alle indennità di cessazione del rapporto di agenzia?
Cass. 02/10/2025, n. 26571
Le indennità percepite per la cessazione di rapporti di agenzia costituiscono reddito di lavoro autonomo e sono assoggettate a ritenuta d'acconto, in virtù del combinato disposto degli artt. 49, commi 4 e 12, lett. f) del D.P.R. n. 597 del 1973, e 25, comma 1, terza proposizione, del D.P.R. n. 600 del 1973
sabato 4 ottobre 2025
Quando risponde il preposto alla sicurezza?
Il preposto, in virtù delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali connessi al suo incarico, ha l'obbligo di sovraintendere all'attività lavorativa garantendo l'attuazione delle direttive ricevute e controllandone la corretta esecuzione, esercitando un funzionale potere di iniziativa. In tale veste, assume la qualità di garante della sicurezza del lavoro e risponde degli infortuni occorsi ai lavoratori in violazione degli obblighi derivanti da detta posizione di garanzia, purché sia titolare dei poteri necessari per impedire l'evento lesivo.
giovedì 2 ottobre 2025
Il dipendente pubblico può essere licenziayi per aver dichiarato falsamente la non sussistenza di altri rapporti di lavoro al momento dell'assunzione?
Cass. 24/09/2025, n. 26049
Il licenziamento per giusta causa di un lavoratore pubblico può essere confermato qualora sia accertata la falsità dichiarativa all'atto dell'instaurazione del rapporto di lavoro. L'infedeltà della dichiarazione in merito alla non sussistenza di altri rapporti di impiego pubblico o privato è di per sé sufficiente a giustificare la sanzione espulsiva.
mercoledì 1 ottobre 2025
Da quando decorre la prescrizione dei crediti retributivi derivanti dal lavoro in carcere?
Cass. 28/09/2025, n. 26300
In tema di lavoro svolto dai detenuti in regime carcerario, il rapporto di lavoro deve essere considerato unitario e continuativo, non essendo configurabili interruzioni intermedie. La prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore inizia a decorrere dalla fine del rapporto di lavoro, che coincide generalmente con la cessazione dello stato di detenzione, salvo circostanze particolari quali l'età, lo stato di salute o di idoneità al lavoro.