martedì 19 novembre 2024

 

A chi appartiene la giurisdizione in caso di esclusione dalle graduatorie provinciali per le supplenze?


T.A.R. Lombardia Milano, Sez. V, 26/09/2024, n. 2492


Il ricorso avente a oggetto l'impugnativa dell'esclusione dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), pur riguardando un piano concettualmente distinto dal licenziamento disciplinare, spetta pur sempre al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001

lunedì 18 novembre 2024

 La clausola del bando del concorso che consente di non assumere è lecita?


Cass. 04/11/2024, n. 28330


La clausola del bando di concorso che riserva al Comune la facoltà di non procedere all'assunzione è da considerarsi nulla e priva di efficacia anche quando il concorrente aveva accettato la clausola medesima, senza eccepirne la nullità. Il potere di approvare la graduatoria finale è attribuito alla P.A. dal bando esclusivamente in funzione del controllo della regolarità e della verifica dell'esito della procedura, dovendosi ritenere inammissibile una clausola che condizioni l'assunzione alle successive determinazioni dell'ente circa la necessità di procedere all'assunzione medesima.

sabato 16 novembre 2024

 Usare i permessi sindacali per ragioni petsonali può determinare il licenziamento?


Cass. 12/11/2024, n. 29135

L'utilizzo di permessi sindacali per finalità personali e non per attività sindacale costituisce giusta causa di licenziamento, configurandosi come sviamento dall'interesse tutelato dal permesso stesso, specialmente ove il lavoratore rivesta la qualifica di dirigente sindacale provinciale

giovedì 14 novembre 2024


Quando la condotta del lavoratore nella causazione dell'infortunio può determinare il venir meno del nesso causale nella causazione dell'infortunio?

Cass. pen., Sez. IV, 08/10/2024, n. 41393


Il comportamento imprudente del danneggiato, come l'accelerazione del passo in un giorno di pioggia, non interrompe il nesso di causalità tra la violazione delle norme antinfortunistiche e l'evento lesivo se tale comportamento rientra nell'area di rischio governata dal titolare del luogo di lavoro e non ha carattere di anormalità o eccentricità. Affinché la condotta di un lavoratore o di un terzo possa essere considerata abnorme e interrompere il nesso causale con la condotta del datore di lavoro, essa deve essere esorbitante e del tutto imprevedibile rispetto alle normali operazioni inerenti alla propria attività o alla fruizione del luogo. Una semplice imprudenza o sbadataggine del cliente non è sufficiente a configurare tale condotta

mercoledì 13 novembre 2024

 L'omessa  contestazione disciplinare quali conseguenze comporta in caso di applicazione dell'art. 18 l. 300 del 1970?



Cass. 04/11/2024, n. 28274

L'omessa tempestiva contestazione disciplinare, equiparata al difetto assoluto di giustificazione del licenziamento, comporta l'applicazione delle più ampie tutele reintegrative previste dall'art. 18, comma 4, della legge n. 300 del 1970, escludendo la sola tutela indennitaria.

martedì 12 novembre 2024

In caso di appalto entro che limiti risponde la committenza per gli infortuni occorsi al personale dell'appaltatrice?

Cass. pen., Sez. IV, 23/10/2024, n. 4117

Il datore di lavoro ha l'obbligo di verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati in appalto e di coordinarsi con l'impresa subappaltatrice, assicurando la predisposizione di tutte le misure di sicurezza necessarie, compreso il corretto puntellamento delle strutture a rischio di crollo e l'analisi delle condizioni del terreno. La mancata attuazione di tali misure e la violazione del D.Lgs. n. 81 del 2008 configurano colpa specifica rilevante ai fini della configurazione del reato di omicidio colposo

lunedì 11 novembre 2024

 Il riposo del lavoratore turnista dopo un turno notturno come si qualifica?


Cass. 06/11/2024, n. 28575

La giornata di riposo concessa al lavoratore turnista, successiva a un turno notturno di 12 ore, deve essere ritenuta come giorno di riposo compensativo. Questo risponde alla necessità di ristoro del lavoratore per la maggiore gravosità del turno prolungato, giustificando così il diritto alla corresponsione dell'indennità prevista dall'art. 44, comma 3, del CCNL comparto sanità.