giovedì 4 dicembre 2025

 Dopo quando si consegue il diritto alle mansioni superiori prima del 2015 ?

Cass. 01/12/2025, n. 31355


Il lavoratore ha diritto all'inquadramento superiore in base alle mansioni effettivamente  svolte, a partire dal novantesimo giorno successivo all'assegnazione delle mansioni superiori. In caso di contestazione giudiziaria, il raffronto fra le mansioni concretamente   svolte e le qualifiche contrattuali deve essere effettuato dal giudice di merito.

mercoledì 3 dicembre 2025

 L'illecito contributi o determina automaticamente l'esclusione dalle gare?

T.A.R. Toscana Firenze, Sez. III, 14/11/2025, n. 1856

L'illecito contributivo in materia di sicurezza del lavoro è prevista nell'ambito  delle cause di esclusione non automatiche all'art. 95, comma 1, lett. a), del d. lgs. n. 36/2023, ma non è irragionevole la valutazione della Commissione di gara che, nel caso di  specie, ha escluso che tale illecito possa incidere sull'affidabilità dell'operatore economico, in quanto trattasi di una violazione che ha comportato l'irrogazione di una sanzione pecuniaria di poco inferiore ai 2.500 euro e non ha proceduto all'esclusione.

martedì 2 dicembre 2025

 Quando la sostituzione di lavoratore assebte consente l'attribuzione definitiva alla categoria superiore?


Cass. 28/11/2025, n. 31120

In materia di sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del  posto con altro lavoratore di qualifica inferiore, per escludere il diritto del sostituto alla definitiva assegnazione alle mansioni superiori, ai sensi dell'art. 2103 c.c. e della contrattazione collettiva applicabile, è necessario un sicuro accertamento dell'effettivo rapporto tra assegnazione a mansioni superiori e sostituzione, evitando    abusi attraverso un utilizzo prolungato e non formalizzato del lavoratore."

lunedì 1 dicembre 2025

 L'estinzione del reato ex art. 24 dlgs 758 del 1994 in materia di igiene e sicurezza del lavoro cosa prescrive?

Cass. 06/11/2025, n. 37776


L'art. 24 del D.Lgs. n. 758 del 1994 prevede un regime peculiare per l'estinzione dei reati contravvenzionali in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, che richiede il rispetto di due condizioni: l'adempimento  delle prescrizioni impartite dall'organo di vigilanza e il tempestivo pagamento della somma dovuta a titolo di oblazione amministrativa. L'eliminazione delle irregolarità   non è sufficiente per l'estinzione del reato se non accompagnata dal pagamento dell'oblazione.

sabato 29 novembre 2025

 Come è ripartito l'onere della prova nelle cause di demansionamento?


Cass. 23/11/2025, n. 30780


Quando il lavoratore allega un demansionamento riconducibile ad un inesatto adempimento  dell'obbligo gravante sul datore di lavoro ai sensi dell'art. 2103 cod. civ., è su quest'ultimo che incombe l'onere di provare l'esatto adempimento del suo obbligo, o attraverso la prova della mancanza in concreto del demansionamento, ovvero attraverso la prova che fosse giustificato dal legittimo esercizio dei poteri imprenditoriali o disciplinari oppure, in base all'art. 1218 cod. civ., a causa di un'impossibilità della prestazione derivante da causa a lui   non imputabile

giovedì 27 novembre 2025

 A chi appartiene la giurisdizione per mobilità esterna per passaggio diretto tra pa?

Cass. civ., Sez. Unite, Ordinanza, 25/11/2025, n. 30836


In tema di pubblico impiego privatizzato, appartiene alla giurisdizione del giudice  ordinario, in funzione di giudice del lavoro, la controversia relativa alla procedura  di mobilità esterna per passaggio diretto tra pubbliche amministrazioni, poiché tale  procedimento comporta una mera modificazione soggettiva del rapporto di lavoro preesistente e non l'instaurazione di un nuovo rapporto lavorativo mediante procedura concorsuale.

mercoledì 26 novembre 2025

 I contratti aziendale possono derogare ieius il livello al fine del calcolo della retribuzione assoggettata a contribuzione?


Cass. 18/11/2025, n. 30457

Ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali, la retribuzione da assumere come base è quella stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle  organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nella categoria, qualestrumento 'leader' in grado di rappresentare le caratteristiche dell'impresa e la storia contributiva dei lavoratori, garantendo equità, solidarietà e contenimento della spesa previdenziale pubblica. La contrattazione aziendale può derogare al CCNL solo in melius e non in pejus rispetto al livello retributivo fissato dalla contrattazione collettiva nazionale ai fini del minimale contributivo, poiché la materia previdenziale  è indisponibile e regolata da norme imperative di legge.