A cosa serve la
certificazione dei contratti di lavoro?
In base all’art. 75 del Dlgs 276
del 2003 come modificato dalla legge 183 del 2010, “Al fine di ridurre il contenzioso in materia
di lavoro, le parti possono ottenere la certificazione dei contratti in cui sia
dedotta, direttamente o indirettamente, una prestazione di lavoro secondo la
procedura volontaria stabilita nel presente titolo”.
In pratica la certificazione
è finalizzata al rilascio di un provvedimento che attesti l’esatta
corrispondenza tra qualificazione formale del contratto e il suo contenuto
effettivo.
Una volta intervenuta “gli
effetti dell'accertamento” …. “permangono,
anche verso i terzi, fino al momento in cui sia stato accolto, con sentenza di
merito, uno dei ricorsi giurisdizionali esperibili ai sensi dell'articolo 80,
fatti salvi i provvedimenti cautelari” (art. 79 Dlgs 276 del 2003).
Una volta certificato un
contratto è preclusa, fino
all’emanazione di un’eventuale pronuncia giudiziale, la possibilità per i
servizi di vigilanza (ispettorato, INPS ecc.) di irrogare sanzioni
per fatti attinenti alla qualificazione del contratto certificato, fermo
restando che gli stessi potranno procedere ad instaurare un giudizio per
ottenere una sentenza di merito che rimuove l’efficacia del provvedimento di
certificazione
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