venerdì 29 marzo 2024

  Come devono essere determinate le somme da erogare al lavoratore per differenze retributive?


Cass. 26/03/2024, n. 8092

la Corte d'Appello si è uniformata al principio, costantemente espresso da questa Corte, secondo cui il calcolo delle somme dovute al lavoratore per differenze retributive e trattamento di fine rapporto deve avvenire sempre al lordo (v. Cass. n. 8406/2023, n. 25016/2017, n. 18044/2015);

giovedì 28 marzo 2024

 Come si definisce l'adesione ad una organizzazione sindacale?


Cass. 18/03/2024, n. 7203

L'eventuale adesione ad un'organizzazione sindacale di categoria non rappresenterebbe altro che una delle declinazioni possibili dei c.d. "atti di volontà", capaci, giuridicamente, di manifestare la comune intenzione di accettare che il rapporto di lavoro sia sottoposto a una specifica disciplina collettiva.

mercoledì 27 marzo 2024

 Quando il datore di lavore è obbligato ad applicare un determinato ccnl?



Cass. 18/03/2024, n. 7203

In tema di contrattazione collettiva, la volontà del datore di lavoro di obbligarsi ad applicare il contratto collettivo può essere desunta non solo dall'iscrizione all'associazione stipulante o da un esplicito atto di adesione al recepimento del contratto collettivo, ma anche attraverso fatti o comportamenti concludenti che, sia pure implicitamente, esprimono la volontà del datore di lavoro di applicare la disciplina collettiva. In particolare, nella prassi, tale recepimento viene solitamente effettuato mediante una esplicita clausola inserita nei contratti individuali di lavoro, con la quale si fa rinvio alla disciplina o al trattamento economico e normativo previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro, dando luogo ad adesione esplicita, oppure quando il datore ne fa applicazione in via di fatto, seppur in assenza di adesioni espresse o il lavoratore ne chieda l'applicazione in via giudiziale, dando luogo ad una adesione implicita

martedì 26 marzo 2024

 Nell'opposizione all'ordinanza ingiunzione quando deve essere deposita la documentazione connessa all'atto impugnato?


Cass. 22/03/2024, n. 7801

Nel giudizio di opposizione ad ordinanza ingiunzione il termine per il deposito della documentazione strettamente connessa all'atto impugnato non è, in difetto di espressa previsione, perentorio, sicché al mancato rispetto dello stesso non consegue alcuna decadenza a carico della pubblica amministrazione.

lunedì 25 marzo 2024

 Il giudice deve indicsre i criteri di determinazione equitativa del danno da demansionamento?


Cass. 21/03/2024, n. 7640


Nell'ambito del danno da demansionamento, la liquidazione equitativa è sindacabile in sede di legittimità, come violazione dell'art. 1226 c.c. e, nel contempo, come ipotesi di assenza di motivazione, di motivazione apparente, di manifesta ed irriducibile contraddittorietà, di motivazione perplessa od incomprensibile, quando la valutazione del giudice di merito non abbia indicato, nemmeno sommariamente, i criteri seguiti per determinare l'entità del danno e gli elementi su cui ha basato la sua decisione in ordine al quantum.

sabato 23 marzo 2024

 Come si prova il rapporto di lavoro part time?


Cass. 21/03/2024, n. 7450

In tema di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato laddove non sia stabilita alcuna clausola sull'orario di lavoro si presume che esso sia full time. Sarà dunque onere del datore di lavoro, convenuto con una domanda di pagamento di differenze retributive riferite al tempo pieno, dimostrare che le prestazioni lavorative da remunerare avevano consensualmente avuto, sul piano dell'effettivo svolgimento del rapporto di lavoro, una durata giornaliera inferiore al full time. Sotto questo profilo l'art. 8, co. 1, D.Lgs. n. 61 del 2000, pone l'onere di prova con forma scritta, con l'unica eccezione di cui all'art. 2725 c.c., secondo il quale è ammissibile la prova testimoniale solo nel caso di perdita incolpevole del documento rappresentativo della scrittura privata.

giovedì 21 marzo 2024

 Quando una contestazione disciplinare è specifica?


Cass.19/03/2024, n. 7272

La contestazione disciplinare deve contenere le indicazioni necessarie ed essenziali per individuare, nella sua materialità, la condotta addebitata, sebbene l'accertamento relativo al requisito della specificità, riservato al giudice di merito, va condotto considerando che in sede disciplinare la contestazione non obbedisce ai rigidi canoni che presiedono alla formulazione dell'accusa nel processo penale né si ispira ad uno schema precostituito, ma si modella in relazione ai principi di correttezza che informano il rapporto esistente fra le parti, sicché ciò che rileva è l'idoneità dell'atto a soddisfare l'interesse dell'incolpato ad esercitare pienamente il diritto di difesa.

mercoledì 20 marzo 2024

 Il servizio mensa ha natura retributiva?


Cass. 18/03/2024, n. 7181


Deve escludersi che il servizio mensa o l'indennità sostitutiva della stessa abbiano natura ontologicamente retributiva, essendo rimessa alla fonte legale o contrattuale l'individuazione delle voci da includere nella retribuzione base per il calcolo degli istituti di retribuzione indiretta o differita.

martedì 19 marzo 2024

 Quando è ammesso il ricorso ad agenzie investigative?


Cass. 12/03/2024, n. 6468


Il controllo demandato all'agenzia investigativa è legittimo ove non abbia ad oggetto l'adempimento della prestazione lavorativa ma sia finalizzato a verificare comportamenti che possano configurare ipotesi penalmente rilevanti od integrare attività fraudolente, come nel caso di controllo finalizzato all'accertamento dell'utilizzo improprio, da parte di un dipendente, dei permessi ex art. 33 L. n. 104 del 1992.

lunedì 18 marzo 2024

 Quando si perfeziona il deposito telematico degli atti processuali?


Cass. civ., Sez. lavoro, Ordinanza, 13/03/2024, n. 6678


In tema di procedimento civile, il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna, da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della giustizia, come disposto dall'art. 16 bis, comma 7, del D.L. n. 179 del 2012. Ferma l'applicabilità delle disposizioni di cui all'art. 155, commi 4 e 5, c.p.c., il deposito è tempestivamente effettuato, quando la ricevuta di avvenuta consegna viene generata entro la fine del giorno di scadenza

sabato 16 marzo 2024

 Il piano formativo dell'apprendistato deve essere redatto per iscritto?


Cass. 13/03/2024, n. 6704



Come in altri casi in cui il requisito della forma scritta del contratto va inteso in senso non strutturale, ma funzionale, avuto riguardo alla finalità di protezione di una determinata parte del contratto stesso, tale requisito può credersi rispettato, a pena di nullità (c.d. di protezione), ancorché non prevista espressamente, solo ove il contratto di apprendistato sia redatto per iscritto anche circa il piano formativo individuale.

giovedì 14 marzo 2024

 Cosa si intende per omnicomprensività della retribuzione del dirigente pubblico?


Cass. 12/03/2024, n. 6521 


Nel pubblico impiego privatizzato vige il principio di onnicomprensività della retribuzione dirigenziale, in virtù del quale il trattamento economico remunera tutte le funzioni e i compiti attribuiti secondo il contratto individuale o collettivo, nonché qualsiasi incarico conferito dall'Amministrazione di appartenenza o su designazione della stessa o che sia riconducibile a funzioni e poteri connessi all'ufficio ricoperto.

mercoledì 13 marzo 2024

 Quando opera il regime decadenziale ex art. 32 l. 183 del 2010


Cass. 08/03/2024, n. 6266



L'applicazione del regime decadenziale dettato dall'art. 32, comma 4, lett. d) della L. n. 183 del 2010 richiede necessariamente l'adozione di un atto scritto da parte dell'utilizzatore della prestazione lavorativa, non essendo imputabile all'utilizzatore stesso (ai fini del decorso dei termini decadenziali) l'atto di licenziamento intimato dal datore di lavoro formale

martedì 12 marzo 2024

 Come si determina il danno da demansionamento?



Cass. 08/03/2024, n. 6275

Il danno da demansionamento non è in re ipsa e la sua prova può essere data, ai sensi dell'art. 2729 c.c., anche attraverso l'allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti, sicché a tal fine possono essere valutati, quali elementi presuntivi, la qualità e quantità dell'attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata qualificazione ed i solleciti rivolti ai superiori per lo spostamento a mansioni più consone.

lunedì 11 marzo 2024

 Quando il giudice può ordinare la produzione del ccnl?



Cass. 07/03/2024, n. 6135


In materia di contenzioso per differenze retributive, con particolare riferimento al giudizio di merito, ove si ritenga indispensabile l'acquisizione del testo integrale del contratto collettivo, il giudice può utilizzare i poteri istruttori d'ufficio ma l'onere può dirsi soddisfatto in caso di avvenuta produzione, da parte del lavoratore, di schede riassuntive dei contratti collettivi ritenuti applicabili

venerdì 8 marzo 2024

 Quale ccnl deve essere applicata dalle cooperative?

Tribunale Milano, Sez. lavoro, 11/12/2023


Il lavoratore socio di cooperativa adibito ad un appalto presso una catena di negozi di mobili ha diritto di vedersi corrispondere la retribuzione del Ccnl Logistica. Il Ccnl Multiservizi applicato dall'azienda, infatti, non ha reale attinenza con l'attività svolta in concreto dalla società e in particolare nell'appalto cui era adibito il lavoratore. Trattandosi di una società cooperativa occorre, infatti, applicare l'art. 3, comma 1, l. 142/2001, a norma del quale va applicata una retribuzione non inferiore a quella prevista dalla contrattazione collettiva nazionale del settore o categoria affine.

giovedì 7 marzo 2024

 Chi risponde del reato di occupazione di lavoratori privi di permesso soggiorno?


Cass. 17/01/2024, n. 9421


In tema di occupazione di immigrati irregolari, l'assunzione o l'ingaggio ad opera di terze persone non può fungere da "schermo" per porre il datore di lavoro a riparo da ogni responsabilità e ciò perché la fattispecie descrive la condotta illecita come quella di occupare alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno e, quindi, non pretende affatto - per l'integrazione del delitto – che il datore di lavoro abbia personalmente assunto o ingaggiato lo straniero irregolare. Cosicché risponde del reato di occupazione di lavoratori dipendenti stranieri privi del permesso di soggiorno non soltanto colui che procede all'assunzione di detti lavoratori, ma anche colui che, pur non avendo provveduto direttamente all'assunzione, se ne avvalga tenendoli alle sue dipendenze.

mercoledì 6 marzo 2024

 Quando non opera l'art. 1406 cc in caso di cessione del contratto di lavoro?




Cass. 23/02/2024, n. 4945




Solo un legittimo trasferimento d'azienda comporta la continuità del rapporto di lavoro con il soggetto cessionario, rapporto che resta unico ed immutato, nei suoi elementi oggettivi, esclusivamente nella misura in cui ricorrano i presupposti di cui all'art. 2112 c. c. che, in deroga all'art. 1406 c.c., consente la sostituzione del contraente senza il consenso del ceduto

martedì 5 marzo 2024

 Come si prova l'aliunde percipiendum?




Cass. 01/03/2024, n. 5588

In tema di licenziamento illegittimo, il datore di lavoro che affermi la detraibilità, a titolo di aliunde percipiendum, di quanto il lavoratore avrebbe potuto percepire dedicandosi alla ricerca di una nuova occupazione, ha l'onere di allegare le circostanze specifiche riguardanti la situazione del mercato del lavoro in relazione alla professionalità del danneggiato, da cui desumere, anche con ragionamento presuntivo, l'utilizzabilità di tale professionalità per il conseguimento di nuovi guadagni e la riduzione del danno.

lunedì 4 marzo 2024

 In un licenziamento collettivo che preveda una ristrutturazione di più unità produttive può essere limitato ad una sola?


Cass. 23/02/2024, n. 4962


In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, qualora il progetto di ristrutturazione aziendale debba riferirsi a più unità produttive ma il datore di lavoro, nella fase di individuazione dei lavoratori da collocare in mobilità, tenga conto unilateralmente dell'esigenza aziendale collegata all'appartenenza territoriale ad una sola di esse, si determina violazione dei criteri di scelta per la quale l'art. 5, comma 1, della l. n. 223 del 1991, come sostituito dall'art. 1, comma 46, della l. n. 92 del 2012, prevede l'applicazione del comma 4 dell'art. 18 novellato della l. n. 300 del 1970.

venerdì 1 marzo 2024

 I contratti collettivi sono vincolanti in ordine alla determinazione dei casi di licenziamento per giusta causa?


Cass. 28/02/2024, n. 5304


La giusta causa di licenziamento è nozione legale rispetto alla quale non sono vincolanti - al contrario che per le sanzioni disciplinari con effetto conservativo - le previsioni dei contratti collettivi, che hanno valenza esemplificativa e non precludono l'autonoma valutazione del giudice di merito in ordine alla idoneità delle specifiche condotte a compromettere il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore, con il solo limite che non può essere irrogato un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo in relazione ad una determinata infrazione.