domenica 11 settembre 2022

 Quando il licenziamento è ritorsivo?



Cass. 07/09/2022, n. 26395

Per accogliere la domanda di accertamento della nullità del licenziamento in quanto fondato su motivo illecito, occorre che l'intento ritorsivo datoriale abbia avuto efficacia determinativa esclusiva della volontà di recedere dal rapporto di lavoro, anche rispetto ad altri fatti rilevanti ai fini della configurazione di una giusta causa o di un giustificato motivo di recesso, dovendosi escludere la necessità di procedere ad un giudizio di comparazione fra le diverse ragioni causative del recesso, ossia quelle riconducibili ad una ritorsione e quelle connesse, oggettivamente, ad altri fattori idonei a giustificare il licenziamento. In tale fattispecie l'onere probatorio ricade sul lavoratore in base alla regola generale di cui all'art. 2697 c.c., non operando l'art. 5 della L. n. 604 del 1966, ma esso può essere assolto anche mediante presunzioni.

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