mercoledì 8 giugno 2022

 Quando la reversibilità spetta al figlio maggiorenne inabile?



Cass. 01/06/2022, n. 17809

la L. n. 222 del 1984, art. 8 (Definizione di inabilità ai fini delle prestazioni previdenziali) ha introdotto un'unica ed unitaria nozione di "inabilità" ai fini del riconoscimento del diritto alla pensione di inabilità (art. 2), alla pensione di reversibilità (L. 21 luglio 1965, n. 903, artt. 21 e 22) ed alle altre prestazioni previste dal medesimo art. 8, e che la stessa nozione vale anche ai fini del diritto agli assegni familiari, ai sensi dello stesso art. 8, comma 2, che ha sostituito il T.U. 30 maggio 1955, n. 797, art. 4, u.c.;

.. sono quindi "inabili" alla stregua della L. n. 222 del 1984, artt. 2 e 8, contenenti identica dizione, "le persone che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovino nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa";

La assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa deve essere determinata esclusivamente dalla infermità ovvero dal difetto fisico o mentale, non già da circostanze estranee alle condizioni di salute. Dunque ai fini del riconoscimento della pensione di reversibilità in favore del figlio maggiorenne inabile al lavoro e a carico del genitore è necessaria una totale inabilità, restando escluso il beneficio laddove tale percentuale invalidante sia inferiore.

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