sabato 30 novembre 2024

 La simulazione della malattia consente il licenziamento?


Cass. 27/11/2024, n. 30551

La simulazione della malattia o il comportamento del lavoratore idoneo a pregiudicare o ritardare il recupero delle energie lavorative può legittimare il licenziamento. L'onere di provare tali circostanze spetta al datore di lavoro, che può ricorrere a qualsiasi mezzo di prova, inclusa la consulenza tecnica d'ufficio disposta dal giudice.

giovedì 28 novembre 2024

 Su chi grava l'onere di provare le ragioni poste alla base del licenziamento?




Corte d'Appello Venezia, Sez. lavoro, Sentenza, 06/10/2023, n. 608

In tema di lavoro subordinato, va osservato che nelle controversie di licenziamento è principio generale quello secondo cui l'onere di provare gli addebiti e le condotte giustificanti il recesso, gravi integralmente sul datore di lavoro. Orbene, una volta raggiunta la prova in ordine alla sussistenza delle ragioni giustificatrici del recesso, il provvedimento datoriale è da ritenersi legittimo e meritevole di conferma all'esito del giudizio di impugnazione.

mercoledì 27 novembre 2024

 Quando matura il diritto alla pensione di anzianità?


Cass. 25/11/2024, n. 30315


Il diritto alla pensione di anzianità matura con il completamento dei requisiti contributivi, indipendentemente dalla presentazione della domanda amministrativa al fine della sua corresponsione. Tale diritto entra nel patrimonio dell'assicurato e può essere trasmesso agli eredi, i quali sono legittimati a richiedere la reversibilità del trattamento di anzianità nonostante l'assenza di una domanda presentata dal de cuius.

martedì 26 novembre 2024

 L'insussistenza del fatto posto a fondamento del gmo cosa determina?


Cass. 20/11/2024, n. 29914


La dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 18, comma 7, secondo periodo, della L. n. 300 del 1970 (Statuto dei Lavoratori) rende applicabile la tutela reintegratoria nei casi di insussistenza del fatto a fondamento del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, indipendentemente dalla valutazione della manifesta insussistenza del motivo di recesso.

lunedì 25 novembre 2024

 Entro quando può essere rilevata l'incompetenza d'uffocio da parte del giudice nel rito del lavoro?


Cass. 20/11/2024, n. 29856

Nel rito del lavoro, la disposizione dell'art. 428, comma 1, cod. proc. civ. - secondo la quale l'incompetenza può essere rilevata d'ufficio non oltre l'udienza di cui all'art. 420 cod. proc. civ. - va intesa nel senso che detta incompetenza può essere rilevata non oltre la prima udienza "in senso cronologico" e, cioè, in riferimento a quella fissata con il decreto ex art. 415 cod. proc. civ.; peraltro, qualora nella prima udienza venga espletata soltanto un'attività, necessariamente preliminare alla delibazione da parte del giudice sulla sua competenza, che non si esaurisca con conseguente rinvio ad un'udienza successiva per il suo completamento, deve considerarsi tempestivo il rilievo dell'incompetenza svolto in tale seconda udienza, che, costituendo mero naturale sviluppo della precedente, va individuata come "prima udienza" agli effetti dell'art. 38, comma 3, cod. proc. civ. 

sabato 23 novembre 2024

 Il dirogente medico che svolge un numero maggiore di ore ha diritto ad un compenso supplementare?


Cass. 20/11/2024, n. 29969



In virtù del principio di onnicomprensività, la retribuzione mensile del dirigente medico include tutte le prestazioni lavorative rese, anche se eccedenti l'orario stabilito dalla contrattazione collettiva. Pertanto, non spetta un compenso supplementare per ore di lavoro eccedenti derivanti da un erroneo criterio di calcolo del debito orario.

mercoledì 20 novembre 2024

 La mancanza di contestazione cosa determina in ordine alla validità del licenziamento?


Trib. Roma sez. Lavoro 12/10/2024, n. 10104


Deve considerarsi nullo il licenziamento disciplinare irrogato senza la previa contestazione non costituendo detta omissione una mera deviazione formale dallo schema procedimentale della norma disciplinare, bensì di una vera e propria nullità dovuta alla violazione di norme imperative di protezione poste a garanzia del soggetto contrattualmente devole.

martedì 19 novembre 2024

 

A chi appartiene la giurisdizione in caso di esclusione dalle graduatorie provinciali per le supplenze?


T.A.R. Lombardia Milano, Sez. V, 26/09/2024, n. 2492


Il ricorso avente a oggetto l'impugnativa dell'esclusione dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), pur riguardando un piano concettualmente distinto dal licenziamento disciplinare, spetta pur sempre al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001

lunedì 18 novembre 2024

 La clausola del bando del concorso che consente di non assumere è lecita?


Cass. 04/11/2024, n. 28330


La clausola del bando di concorso che riserva al Comune la facoltà di non procedere all'assunzione è da considerarsi nulla e priva di efficacia anche quando il concorrente aveva accettato la clausola medesima, senza eccepirne la nullità. Il potere di approvare la graduatoria finale è attribuito alla P.A. dal bando esclusivamente in funzione del controllo della regolarità e della verifica dell'esito della procedura, dovendosi ritenere inammissibile una clausola che condizioni l'assunzione alle successive determinazioni dell'ente circa la necessità di procedere all'assunzione medesima.

sabato 16 novembre 2024

 Usare i permessi sindacali per ragioni petsonali può determinare il licenziamento?


Cass. 12/11/2024, n. 29135

L'utilizzo di permessi sindacali per finalità personali e non per attività sindacale costituisce giusta causa di licenziamento, configurandosi come sviamento dall'interesse tutelato dal permesso stesso, specialmente ove il lavoratore rivesta la qualifica di dirigente sindacale provinciale

giovedì 14 novembre 2024


Quando la condotta del lavoratore nella causazione dell'infortunio può determinare il venir meno del nesso causale nella causazione dell'infortunio?

Cass. pen., Sez. IV, 08/10/2024, n. 41393


Il comportamento imprudente del danneggiato, come l'accelerazione del passo in un giorno di pioggia, non interrompe il nesso di causalità tra la violazione delle norme antinfortunistiche e l'evento lesivo se tale comportamento rientra nell'area di rischio governata dal titolare del luogo di lavoro e non ha carattere di anormalità o eccentricità. Affinché la condotta di un lavoratore o di un terzo possa essere considerata abnorme e interrompere il nesso causale con la condotta del datore di lavoro, essa deve essere esorbitante e del tutto imprevedibile rispetto alle normali operazioni inerenti alla propria attività o alla fruizione del luogo. Una semplice imprudenza o sbadataggine del cliente non è sufficiente a configurare tale condotta

mercoledì 13 novembre 2024

 L'omessa  contestazione disciplinare quali conseguenze comporta in caso di applicazione dell'art. 18 l. 300 del 1970?



Cass. 04/11/2024, n. 28274

L'omessa tempestiva contestazione disciplinare, equiparata al difetto assoluto di giustificazione del licenziamento, comporta l'applicazione delle più ampie tutele reintegrative previste dall'art. 18, comma 4, della legge n. 300 del 1970, escludendo la sola tutela indennitaria.

martedì 12 novembre 2024

In caso di appalto entro che limiti risponde la committenza per gli infortuni occorsi al personale dell'appaltatrice?

Cass. pen., Sez. IV, 23/10/2024, n. 4117

Il datore di lavoro ha l'obbligo di verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati in appalto e di coordinarsi con l'impresa subappaltatrice, assicurando la predisposizione di tutte le misure di sicurezza necessarie, compreso il corretto puntellamento delle strutture a rischio di crollo e l'analisi delle condizioni del terreno. La mancata attuazione di tali misure e la violazione del D.Lgs. n. 81 del 2008 configurano colpa specifica rilevante ai fini della configurazione del reato di omicidio colposo

lunedì 11 novembre 2024

 Il riposo del lavoratore turnista dopo un turno notturno come si qualifica?


Cass. 06/11/2024, n. 28575

La giornata di riposo concessa al lavoratore turnista, successiva a un turno notturno di 12 ore, deve essere ritenuta come giorno di riposo compensativo. Questo risponde alla necessità di ristoro del lavoratore per la maggiore gravosità del turno prolungato, giustificando così il diritto alla corresponsione dell'indennità prevista dall'art. 44, comma 3, del CCNL comparto sanità.

venerdì 8 novembre 2024

 

Quando sono responsabili i membri del consiglio di amministrazione in caso d'infortunio?



Cass. pen., Sez. IV, 03/10/2024, n. 40682

In una organizzazione societaria complessa, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni sul lavoro gravano su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega validamente conferita. Tuttavia, anche in presenza di deleghe gestorie o di funzioni, i membri del consiglio di amministrazione possono essere ritenuti responsabili quando l'evento dannoso è la concretizzazione della totale carenza di effettiva procedimentalizzazione dell'attività produttiva come politica aziendale volta a subordinare le esigenze della sicurezza rispetto al profitto.

giovedì 7 novembre 2024

 L'incidente occorso durante uno spostamento verso  un cantiete di lavoro costituisce infortunio?

Cass. 05/11/2024, n. 28429

In presenza di infortunio subìto dal lavoratore durante lo spostamento verso il cantiere, intrapreso nell'ambito dell'orario lavorativo e funzionale allo svolgimento delle proprie mansioni, tale infortunio deve essere considerato come infortunio sul lavoro indennizzabile ai sensi dell'art. 2 del D.P.R. n. 1124 del 1965, a meno che non risulti provata una condotta abnorme del lavoratore che elida il nesso eziologico con l'attività lavorativa

mercoledì 6 novembre 2024

 I rapporti professionali di natura intellettuale sono rapporti di lavoro subordinato?


Cass. 04/11/2024, n. 28274



Rapporti professionali regolati dal D.Lgs. 276 del 2003 e dal D.Lgs. 81 del 2015, che non siano rapportabili a uno specifico progetto o fase di esso, non possono essere considerati rapporti di lavoro subordinato se esprimono attività professionale di natura intellettuale iscritta in appositi albi

martedì 5 novembre 2024

 In caso di cessazione del rapporto per fine appalto è dovuto il preavviso?

Cass. 31/10/2024, n. 28164


In caso di cessazione del rapporto di lavoro per la fine dell'appalto, cui segue un cambio appalto, l'indennità sostitutiva del preavviso è dovuta anche se il lavoratore viene immediatamente assunto dall'impresa subentrante, in quanto la risoluzione del precedente rapporto di lavoro per cessazione dell'appalto non equivale a risoluzione consensuale.

lunedì 4 novembre 2024

 Come è disciplinata l'assegnazione temporanea ad altra sede di servizio per i dipendenti pubblicu gwnitori di minore con meno di tre anni?



Art. 42 bis ccnl 151 del 2001

1. Il genitore con figli minori fino a tre anni di età dipendente di amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, può essere assegnato, a richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo complessivamente non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione. L'eventuale dissenso deve essere motivato e limitato a casi o esigenze eccezionali. L'assenso o il dissenso devono essere comunicati all'interessato entro trenta giorni dalla domanda.82 83 84

2. Il posto temporaneamente lasciato libero non si renderà disponibile ai fini di una nuova assunzione.

venerdì 1 novembre 2024

 Quando si configura il reato ex art. 4 comma 7 legge n. 628 del 1961?


Cass. pen., Sez. III, 10/10/2024, n. 39659

Il reato di cui all'art. 4, comma 7 della L. n. 628 del 1961 può essere realizzato sia in forma commissiva, allorché il soggetto richiesto dia informazioni mendaci o non pertinenti ovvero trasmetta documentazione diversa da quella a lui richiesta, sia in forma omissiva, allorché il soggetto legalmente richiesto ometta sic et simpliciter di fornire le risposte o la documentazione che gli erano state richieste.


Art. 4 comma 7 l. 628 del 1961

Coloro che, legalmente richiesti dall'Ispettorato di fornire notizie a norma del presente articolo, non le forniscano o le diano scientemente errate od incomplete, sono puniti con l'arresto fino a due mesi o con l'ammenda fino a lire un milione