venerdì 6 settembre 2019


Come deve essere dimostrato il danno da demansionamento?

Cass. 02/08/2019, n. 20842

In tema di demansionamento, se è vero che esso può essere foriero di danni al bene immateriale della dignità professionale del lavoratore, è del pari vero che detti danni non sono "in re ipsa” e devono pur sempre essere dimostrati, seppure, eventualmente, a mezzo di presunzioni e/o di massime di esperienza, da chi si assume danneggiato. Il risarcimento del danno professionale, infatti, non ricorrendo automaticamente in tutti i casi di inadempimento datoriale, non può prescindere da una specifica allegazione, nel ricorso introduttivo del giudizio, sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio medesimo e, se la relativa prova può essere acquisita in giudizio con tutti i mezzi consentiti dall'ordinamento, assumendo precipuo rilievo quella per presunzioni, tuttavia il ricorso alle presunzioni medesime è consentito a condizione che sia stata allegata la natura del pregiudizio e il ricorrente abbia dedotto e provato circostanze diverse ed ulteriori rispetto al mero inadempimento, che possano essere valorizzate per risalire dal fatto noto a quello ignoto.

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