venerdì 23 febbraio 2024

 Il risarcimento del danno per illegittima apposizione del termine richiede la messa in mora?


Cass. 21/02/2024, n. 4626


In tema di risarcimento del danno per i casi di conversione del contratto di lavoro a tempo determinato, l'art. 32, commi 5, 6 e 7, della L. n. 183 del 2010 configura una sorta di penale "ex lege" a carico del datore di lavoro che ha apposto il termine nullo. Pertanto, l'importo dell'indennità è liquidato dal giudice, nei limiti e con i criteri fissati dalla novella, a prescindere dall'intervenuta costituzione in mora del datore di lavoro e dalla prova di un danno effettivamente subito dal lavoratore (senza riguardo, quindi, per l'eventuale aliunde perceptum), trattandosi di indennità forfetizzata e onnicomprensiva per i danni causati dalla nullità del termine nel periodo cosiddetto intermedio che va dalla scadenza del termine alla sentenza di conversione

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